Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.
BUddha
Oggi scopriremo in che modo Satya, la verità, può aiutare a renderci liberi.
Partiamo, come sempre, dall’inizio.
Satya è un termine sanscrito che significa verità o sincerità. Deriva dalla radice “Sat”, che indica la “vera natura”.
E’ un concetto che si ritrova negli Yoga Sutra di Patanjali, il testo più importante nella filosofia yogica.
Satya, insieme a Ahimsa, Asteya, Brahmacharya e Aparigraha, è uno degli Yama, i precetti base che chiunque dovrebbe seguire per vivere in società insieme agli altri.
Lasciamo, però, per un momento il risvolto yogico della verità e concentriamoci sul suo opposto: la menzogna.
Ti sei mai chiesto perché mentiamo?
Che cosa sono le bugie?
Secondo Paul Elkman, professore di Psicologia presso il Dipartimento di Psichiatria dell’Università della California a San Francisco, la bugia è
un atto comunicativo consapevole e deliberato di trasmettere una conoscenza non vera ad un altro in modo che quest’ultimo assuma credenze false sulla realtà dei fatti.
Nel suo illuminante testo, “La seduzione delle bugie“, Elkman dipinge la bugia come una via di fuga alle costrizioni della vita quotidiana.
Perché diciamo le bugie?
Secondo uno studio condotto dagli psicologi del dipartimento di comunicazione dell’università del Michigan su 1.000 cittadini americani, le persone mentono in media tra una e le due volte al giorno.
Io, personalmente, ammetto di essermi pienamente riconosciuta in questa statistica.
Prima di soffermarmi su questi concetti, la menzogna era per me la quotidinità.
Non parlo di grandi bugie. Ma di piccoli “aggiustamenti della realtà”.
Piccole, spesso innocue, bugie cospargevano la mia quotidianità.
Si trattava, a mia discolpa, di bugie quasi inconsapevoli.
Ero talmente dentro il meccanismo della finzione, che non mi rendevo neanche più conto di perseguirlo!
Dopo aver approfondito il concetto di Satya, ho intrapreso un difficile fioretto. Ho deciso di smettere di dire bugie.
Ti assicuro che è stato ed è tutt’oggi un percorso davvero complesso!
Ma prima di intraprenderlo, mi sono chiesta il motivo di tutte queste bugie.
Mi sono accorta che, nel mio caso, la menzogna era trainata dalla necessità di essere accettata.
Mentivo per risultare la persona giusta al momento giusto, per evitare il conflitto ed essere sempre adeguata alla situazione.
Qualcosa di abbastanza comune.
A quanto pare, infatti, le principali motivazioni che ci spingono a dire il falso sono
- l’evitare una punizione
- l’evitare il conflitto
- il bisogno di approvazione
- acquisire più potere
- proteggere se stessi o gli altri
In ogni caso, lo scopo della bugia è sempre di natura strategia.
Se menti, lo stai facendo per raggiungere un qualche obiettivo, anche se lo fai inconsapevolmente!
Ma a che prezzo?
I benefici di Satya, la verità
La bugia è un atto cognitivo che richiede moltissima energia alla nostra mente.
Si divide in due parti:
- la generazione della bugia
- l’occultamento della verità
La seconda fase, peraltro, può richiedere sforzi ingenti che possono protrarsi parecchio nel tempo.
Ciò significa che mentire è un atto che spreca energia.
La stessa energia che non potrai utilizzare per raggiungere i tuoi veri obiettivi!
Tra l’altro, secondo una ricerca condotta dall’università di Notre Dame (Indiana, Usa), è emerso che esiste un legame diretto tra salute psico-fisica e verità.
In particolare, è stato dimostrato che, al diminuire delle menzogne, diminuiscono il numero e la gravità di disagi psicologici, tra cui malinconia e tensione, e fisici, come mal di testa e mal di gola.
Dalla ricerca è, inoltre, emerso che le persone istruite a non mentire, riportano un miglioramento nei loro rapporti interpersonali e, complessivamente, le interazioni sociali migliorano.
Satya, la verità yogica
Secondo la filosofia yogica, la sincerità implica non solo di evitare le menzogne, ma anche l’esagerazione, l’inganno, la simulazione e l’ipocrisia.
In caso contrario, non solo inganniamo gli altri. Ma prima di tutto, noi stessi!
Dire solo la verità è, in realtà, molto rivelatore. Ci aiuta a capirci meglio e a prenderci le nostre responsabilità, così come i nostri meriti.
All’inizio la verità necessita di uno sforzo, perché abbiamo l’abitudine di mentire, soprattutto a noi stessi.
Ma con la pratica diventerà facile, soprattutto quando noteremo che l’onestà ha effetti meravigliosi.
Molte nostre parole sono veramente superflue, triviali e irreali.
Coltivare il silenzio o parlare solo di cose che elevano, dopo aver riflettuto, porta una grande chiarezza, nel nostro spirito e nelle nostre relazioni.
Come abbiamo visto prima, quando ci lasciamo andare tra le fantasticherie o le mezze verità dissipiamo le nostre energie.
Da un punto di vista yogico, volto all’autorealizzazione, questo significa che sarà più difficile vedere i nostri sogni realizzati.
Al contrario, chi è saldo nella verità, tende a liberarsi. Innanzitutto diviene senza paura, poiché non ha più nulla da nascondere.
Inoltre, non dissipando inutilmente energia, avrà più capacità di focalizzarsi sui propri obiettivi
Prima di lasciarti, ti lascio un piccolo spunto di riflessione. Lo stesso utilizzato da me per il mio fioretto.
Ogni tanto, nella giornata, prova a chiederti:
- Sono capace di guardare le cose della mia vita senza deformare nulla?
- Ho la capacità di vedere quello che è veramente di fronte a me, oppure vedo quello che voglio vedere?
- Vale la pena dire questa menzogna o posso stare nel silenzio?
Il percorso per una vita vera, non è semplice, ma è molto gratificante, promesso!
Buona fortuna anima bella!
Pat