Il radicamento come scoperta di sé stessi
Le radici: perforano il terreno, assorbono acqua e nutrienti, àncorano la pianta .
Sono i suoi 3 compiti principali e a leggerli bene, sembrano una poesia.
Quando con Pat abbiamo parlato di come iniziare l’anno, avevamo tante idee, ma poi si è deciso di iniziare da qui, dalla base.
Le basi sono importanti, a scuola ce lo avranno ripetuto un milione di volte, ma io non penso di averci mai riflettuto con attenzione.
Possiamo chiamarle come vogliamo, fondamenta, basi, radici.
Questa è una faccenda profonda. Davvero.
Scrivere questo articolo mi è costato non poche domande, qualche tazza di caffè più del necessario e ore notturne di serenità in cui pensare.
- Dove sono le mie radici?
- Da cosa prendo forza?
- Che cosa mi tiene in piedi?
Visto, una faccenda profonda.
Di quelle che se non affrontate come si deve poi è un casino.
Radici.
- Le ho mai messe a dimora?
- Sono abbastanza profonde?
- Il terreno che ho scelto è quello giusto per me?
Tante domande che necessitano una risposta.
Impongono una riflessione su me stessa importante, perché se non affrontate poi partirei dalla fine e non dall’inizio.

Gennaio è un mese in cui si parte, si sente questa spinta strana verso i nuovi inizi, nuovi cicli di noi stessi prendono forma nel nostro cuore.
E forse questo è il segreto per rimanere saldi.
Mettere radici nel punto esatto, ancorarci al terreno che ci appartiene, così qualsiasi vento soffierà non potrà abbatterci.
Magari perderemo qualche ramo nel corso delle intemperie della vita, ma saremo come quei bellissimi alberi secolari.
Avete presente quegli alberi che crescono lungo quegli impervi sentieri di montagna, tra i sassi, il freddo e il vento forte?
Quando li si vede ci si chiede sempre come hanno fatto a crescere lì, stare saldi nel perdurare del tempo.
Radici.
Ecco, questo dobbiamo fare per partire bene.
Certo non una faccenda da nulla insomma.
Come si fa?
E’ una bella domanda.
Penso che il segreto sia nel conoscere se stessi.
Un’altra faccenda non da poco.
Io sono per me stessa sempre un grande mistero.
Mi sono sempre sentita in continua evoluzione, in cambiamento costante, ma con il tempo ho notato che certe cose di me stessa non cambiano mai, belle o brutte che siano.
Ci sono luoghi a cui ritorno, abitudini che non passano, eventi che mi continuano a rendere felice o triste, sbagli che continuo a fare, scelte che non compio mai, e persone che rimangono.
FACCIAMO COME LE RADICI
Siamo esseri naturali, è uno stato a cui tendiamo volenti o nolenti.
Anche il peggior animale di città, quando vede il cielo limpido si sente meglio, è la base.
Arrendiamoci a questo.
E quindi perchè non provare a prendere spunto dalle radici per conoscersi davvero e trovare la nostra dimora?
- PERFORA IL TERRENO
Scavare dentro se stessi con sincerità è sempre complesso e pauroso per me.
Lì, tra le pieghe della nostra anima, non si sa mai quello che si può trovare: spazi inesplorati sono le pieghe del cuore.
Ma se devo partire salda, lo devo fare.
Il viaggio è quello per scoprire quali siano i nostri veri valori, le nostre passioni, ciò che ci definisce (i nostri sogni, i nostri punti di forza e le nostre debolezze), ciò che ci rappresenta, ciò che vorremmo per noi.
Scopriremo di dover scegliere. La vita è sempre una scelta.
Il terreno sul quale decideremo di mettere radici dovrà essere quello giusto per noi.
Prova a chiederti:
Sei già sul terreno giusto?
Ti rappresenta?
- ASSORBE ACQUA E NUTRIMENTI
Una volta che avremo trovato il nostro spazio, in cui sentiamo di poter crescere, dobbiamo capire come assorbire da questo l’acqua per crescere e i nutrimenti per sentirci sani e felici.
Questo non sono altro che le abitudini e le scelte che ci portano ad assecondare la nostra felicità, ad inseguire la serenità delle nostre convinzioni.
Prova chiederti:
- Che cosa nutre la mia anima?
- Che cosa mi rende sereno?
- Che cosa posso fare perchè io sia soddisfatto con me stesso?
La risposta non è mai fuori, è sempre lì, nel terreno che avete scelto.
- ANCORA LA PIANTA
Ora sappiamo dove crescere, cosa ci serve per farlo, il prossimo passo è quello di non dimenticarlo.
Ancorarsi alle proprie convinzioni, a se stessi, alle scelte migliori per noi e NON DIMENTICARLE durante il percorso.
Rimanere saldi, tutti dritti su stessi, ci renderà stabili, radicati, con il nostro io.
Non tradiamoci più quest’anno, tra i buoni propositi, sulla tua vision board, scegli sempre Tu, prima Tu.
Poi chi vuoi.
Tutto questo sembra difficile, ma estremamente naturale.
Un miracolo come quando da un seme cresce un Baobab.
Datti tempo, non sono cose che succedono in un istante, la natura richiede sempre tempo, e non lo si può forzare, questo è il prezzo.
Mettiti a dimora, innaffiati, e aspetta saldo nel tuo luogo; sarai il tuo miracolo.
Sapete Anime Lente, questo articolo è diventato qualcos’altro da quello che avevo immaginato, ma è un percorso che sto facendo anche io insieme a voi, quindi vi chiedo clemenza.
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Spero ti sia utile.
Godetevi questo nuovo viaggio anime belle, e grazie come sempre.
Bennini