l corpo è il tempio del nostro spirito; i piedi sono le fondamenta del tempio; le asana sono le nostre preghiere.
B.K.S.Iyengar
I piedi: le nostre fondamenta
Condividerete con me che piedi sono una parte del corpo un po’ mistica.
Da sempre suscitano emozioni contrastanti.
Sono amati alla follia, oppure odiati.
A volte generano, addirittura, reazioni di totale rifiuto.
Li teniamo per lo più chiusi nelle scarpe.
E spesso ce ne dimentichiamo.
Eppure, esistono studi e teorie che ci spiegano quanto i piedi siamo importanti per tutto il nostro sistema!
La riflessologia plantare è una tecnica antichissima che prevede che a determinate zone dei piedi corrispondono ben precisi organi, strutture nervose, articolazioni.
Secondo questa pratica, applicando pressioni ai nostri piedi, possiamo agire e curare tutto il corpo.
L’importanza dei piedi

“Il piede umano è un’opera d’arte e un capolavoro d’ingegneria”.
Benché spesso non li consideriamo affatto, li teniamo chiusi dentro alle scarpe e non ce ne prendiamo molta cura, i piedi sono una parte del corpo complessa e molto importante.
Con le loro 52 ossa, 66 articolazioni, 38 muscoli e 214 legamenti, i piedi sono molto più complessi di quello che solitamente si pensa e questa complessità è correlata alla loro importanza.
I piedi ci servono, infatti, per camminare, correre, ci permettono di stare eretti e ben ancorati al terreno.
Abbiamo parlato tanto di radici e radicamento.
Ebbene, i piedi possono essere visti come le nostre radici, in senso fisico.
Se le radici di un albero non sono forti, stabili e in salute, tutto l’albero ne risentirà e non potrà crescere nel migliore dei modi.
La stessa relazione intercorre tra i tuoi piedi ed il tuo corpo.
Se non sono in forma, non te ne prendi cura e non ne sei consapevole, tutto il tuo corpo ne risentirà.
Prendersi cura dei piedi significa migliorare la salute.
Molti problemi comuni alle ginocchia, al bacino, alla spina dorsale, alla postura, sono causati da uno squilibrio a livello dei piedi che, indirettamente, causa molti altri disturbi.
Stare in piedi correttamente è importantissimo, non solo nello yoga, ma anche nella vita.
Se non si mantiene una postura corretta, prima o poi sorgeranno degli squilibri, dai quali conseguiranno dolori o malattie.
Secondo la tradizione yoga, stare in piedi nel giusto modo significa farlo con consapevolezza.
Portare la consapevolezza ai piedi significa attivare i muscoli corretti, evitando le cattive abitudini posturali e mantenendo gli allineamenti giusti per contrastare efficacemente la forza di gravità.
Piedi e yoga

Se le fondamenta non sono stabili, forti e allineate, il tempio è più fragile e crolla facilmente.
I piedi nella pratica dello yoga sono importantissimi!
Nello yoga le posizioni in piedi sono fondamentali e costituiscono le basi della pratica.
Nei prossimi giorni vedremo bene alcune tra le più importanti asana in piedi.
Esercizio di attivazione dei piedi: Pada Bandha
Come sempre, occupiamoci prima del significato sanscrito delle parole:
- Pada significa piedi
- Bandha significa bloccare, trattenere, unire, contrarre.
Questo termine è spesso usato nelle classi o nei libri sullo yoga e si riferisce all’attivazione di muscoli, per “chiudere” determinate aree del corpo.
Pada Bandha si riferisce all’attivazione degli archi plantari.
Questo gesto è importantissimo per la corretta esecuzione delle asana yoga.
Nel piede possiamo ritrovare ben 3 archi plantari:
- arco mediale: va dalla base dell’alluce al centro del tallone
- arco laterale: va dalla base del mignolo al centro del tallone
- arco trasverso: va dalla base dell’alluce alla base del mignolo
Questi 3 archi formano la cosiddetta volta plantare.
Piedi e yoga: esecuzione di Pada Bandha

Per imparare Pada bandha, puoi seguire questi passaggi:
- assumi la posizione di Tadasana (posizione della montagna), allarga i piedi quanto i fianchi e posizionali in modo che siano paralleli
- alza le dita dei piedi e cerca di sentire l’attivazione del piede e dei 3 archi plantari; il peso del corpo dovrebbe essere al centro dei piedi
- riabbassa le dita cercando di tenerle più larghe possibili, senza però perdere l’attivazione generale dei piedi.
Se non riesci a mantenere gli archi plantari attivi ,anche con le dita abbassate, puoi ripetere l’esercizio più volte, non solo in Tadasana ma anche in altre posizioni, soprattutto in quelle di equilibrio.
Una volta imparato come attivare Pada Bandha, il passo successivo è integrare questo principio in tutte le altre posizioni.
Inizialmente non sarà facile perché si devono affrontare anche altre difficoltà e di solito ci si dimentica dei piedi.
Ma cercate di porvi continuamente l’attenzione ogni volta che la mente va da un’altra parte.
Cercate di essere pazienti e costanti nella vostra pratica yoga.
Con il tempo riuscirete ad attivare Pada Bandha in tutte le posizioni.
Piedi e yoga: l’importanza dell’attivazione plantare
L’attivazione della volta plantare, realizzata mediante Pada Bandha, permette di lavorare correttamente non solo con i piedi ma anche con le catene muscolari ad essi collegate.
Permette di distribuire il peso del corpo uniformemente, migliorando il radicamento sul pavimento, la stabilità e permettendo all’energia di scorrere verso l’alto.
Si può provare ad attivare Pada Bandha anche durante la giornata quotidiana, quando ci sentiamo poco radicati.
Ricorda che trovi qui altri esercizi di radicamento.
Buona fortuna!
A presto anima bella,
Pat