Tapas yoga in cucina: l’arte di pianificare in cucina per dare forza al nostro benessere.
BENnini
Un’anteprima: in questo articolo non si parlerà di aperitivi dai gusti iberici, ma di pianificazione in cucina.
Scopriremo come organizzazione e un po’ di tapas, appunto, possono aiutare a ritrovare il benessere perduto.
In altre parole, come una cucina organizzata e votata all’auto-produzione, mi aiuti ad abbandonare junk food in favore di chips di cavolo nero.
Quando Pat mi ha parlato del concetto di “autopilota” delle cattivi abitudini e della difficoltà di cambiarle, mi ci sono ritrovata immensamente.
Mi ha introdotto al concetto di tapas, ovvero l’autocontrollo e l’impegno che dobbiamo, a volte con grande fatica, imporci quando si tratta di cambiare le nostre abitudini.
Servono, come ci ha spiegato, ben 8 settimane al nostro cervello per sostituire il vecchio file con quello nuovo, un tempo nel mio caso, da vera viziosa quale sono, che si protrae costantemente giorno dopo giorno.
Sono cresciuta in una famiglia dove il concetto di benessere si collega direttamente all’essere magri. Se si è magri si è in salute. Tutto qui.
Ho passato molto tempo a mangiare capresi a pranzo, e pollo o hamburger con verdure la sera.
Il mio cervello aveva assorbito il pilota automatico sul controllo del peso, più che concentrarsi sul mangiare ciò che mi avrebbe davvero nutrito.
Una volta andata all’università, uscita di casa, è stato come il paese dei balocchi, e ho ecceduto dall’altra parte, avevo assorbito l’idea “se lo vuoi, ok”. Da un eccesso all’altro.
Non voglio dilungarmi troppo su questa mia storia, so che è comune là fuori.
É arrivato il giorno in cui la mia consapevolezza si è accesa.
Era ora di fermare quel pilota impazzito, che guarda caso, ero proprio io.
Ma dove iniziare?
L’arte di pianificare in cucina
Il primo passo era tornare, o meglio, iniziare ad avere un’alimentazione sana, sana per davvero. Non influenzata solamente dal mio peso, ma da un vero benessere.
Il mio obiettivo era un’alimentazione naturale, priva di qualsiasi cibo raffinato e pieno di varie schifezze.
Qui non le elencherò (ma se vi interessa l’argomento scrivetemi nei commenti e dedicherò super volentieri un articolo ai cibi pre-confezionati!)
Diciamo la verità, vi vedo già pensare “eh la fai facile, dove lo trovo il tempo di preparare tutto?“
Verissimo.
All’inizio sarà una sfida, ma esistono dei trucchi che ci possono facilitare il lavoro e rendere meno impegnato il nostro tapas.
Di cosa parlo?
- Meal Prep: ovvero l’arte di preparare in anticipo alcune preparazioni, per averle sempre pronte durante la settimana
- Ricette veloci: spesso sottovalutiamo il reale tempo di preparazione di un qualche piatto, ma solo perché non abbiamo mai provato
- Organizzazione in cucina: avere organizzati gli alimenti che più spesso consumiamo e ci piacciono di più facilita per sapere quando stanno per finire (ed evitare quindi spese inutili e sprechi, si risparmia un sacco!)
Ma andiamo con ordine.
La Meal Prep (ovvero meal= pasto prep= preparazione) è una tecnica che ci faciliterà moltissimo.
Innanzitutto, serve a ridurre i tempi di preparazione. Avere già le basi organizzate e pronte ci semplifica moltissimo il lavoro.
Inoltre, ci fa risparmiare: sapere a grandi linee (a me poi piace anche improvvisare) che cosa mangeremo durante la settimana è un ottimo strumento per il controllo dei costi.
Sapremo già in anticipo cosa servirà e non cadremo in acquisti momentanei dei classici cibi spazzatura da fare quando (diciamolo insieme) “non ho tempo”.
Alzi la mano chi non ha mai usato queste parole per infornare una pizza congelata, delle lasagne già fatte, noodles pronti (la mia droga notturna), merendine e così via.
Io ho provato a sostituire tutte queste brutte abitudini e la meal prep è stato il mio grande alleato.
Vi lascio un esempio di meal prep di zucca che mi accompagna in questo periodo.
Io amo follemente la zucca. La domenica, tra una passeggiata con Belle, una visita a casa dei miei genitori, e i lavori di casa, mi dedico alle preparazioni della settimana. La scorsa settimana bisognava celebrare le ultime zucca dell’orto. Le ho semplicemente tagliate a metà, ho levato i semi di zucca (non buttarli!!! Puoi tostarli e usarli nelle insalate o per la colazione, sono buonissimi anche come snack e, per chi come me è vegetariano, sono una fonte essenziale di proteine buone e omega3!), messo della carta da forno su una teglia e posizionate a testa in giù. Forno a 200° per 45 minuti buoni. Quando le sfornate la polpa viene via con il cucchiaio! Io la metto in un barattolo di vetro sottovuoto e la tengo in frigo, dura circa 4 giorni.

A cosa servirà? Qualche idea:
- sugo per una pasta integrale
- purè autunnale, con aggiunta di patate lesse
- falafel di zucca
- come base per un cappuccino alla zucca, che rappresenta la merenda più buona che ci sia in una giornata di pioggia
- sopra il porridge, con i suoi semi e scaglie di cioccolato fondente, per una buona colazione
Iniziate a capire?
Abbiamo solo cotto una zucca.
Ma questo ci permetterà di avere a disposizione una base per un sacco di preparazioni, essere organizzati e prenderci cura del nostro benessere.
Comprare la zucca intera, inoltre, è molto meno costo e più ecologico di utilizzare quelle già tagliate e lavate nelle confezioni di tripla plastica!
La sfida sarà trovare i propri tempi per inserire questa nuova abitudine nella nostra quotidianità.
Dopo un po’ sarà, però, talmente appagante che non si potrà più farne a meno!
Come ritrovare organizzazione in cucina.

Riscoprire l’ordine e l’organizzazione in cucina è stato fondamentale (fate decluttering anche di tutti i prodotti scaduti che avete!).
Sapere o no cosa manca, renderlo facilmente visibile e utilizzabile, crea meno confusione e meno spreco di tempo e di soldi.
Non serve avere ripiani pieni se non mangiate quello che ci mettete dentro.
Inoltre, non fa bene avere quella porzione di ramen istantaneo nella mensola in basso nascosto, che fa il richiamo della sirena (questo lo scrivo per me!)
Portate del minimalismo nella vostra cucina, vi semplificherà la vita.
Vi lascio un esempio di organizzazione in cucina con un alimento chiave: i legumi.
Io mangiavo legumi in scatola sempre. Ero piena di scatole di latta. Se la domenica bolliamo i nostri legumi si conserveranno in frigo nella loro acqua di cottura in un barattolo di vetro con coperchiò per 4 giorni. Oppure possiamo congelarli; in questo caso durano fino a 3 mesi. Se per contenere i fagioli secchi li mettessimo in un contenitore di vetro (magari un vecchio vasetto da marmellata finito), lo posizionassimo sul suo ripiano insieme a tutti gli altri alimenti secchi avremo, inoltre, sempre idea di quanti ne rimangono.
Un consiglio? Provate a comprare sfuso!
L’auto-produzione è qualcosa che mi ha sempre affascinato.
Sapere cosa mangio, da dove viene e come viene realizzato mi fa sentire bene!
Ma non si deve pensare che sia un lavoro difficile, tutt’altro!
Ci sono ricette che ci permettono di auto-produrci tutto quello che vogliamo, in modo facile e veloce!
Dalla marmellata, alle barrette di cereali, dalle patatine, ai biscotti per la colazione, tutto è possibile e soprattutto sostenibile.
Autoprodurre abbassa, inoltre, la nostra impronta di spreco alimentare e il nostro consumo di plastica.
Anche il secchio della differenziata ringrazierà.

Questa è una buona abitudine da provare ad inserire nella nostra routine.
Scegliamo qualcosa che consumiamo spesso e che compriamo confezionato. Per me inizialmente è stata la marmellata e la colazione.
Adesso il sabato pomeriggio o la domenica preparo i biscotti per la settimana e li conservo in una scatola di latta e rimangono buonissimi fino a che.. non finiscono!
Se qualche volta ho voglia di una colazione più nutriente perché so che sarò impegnata tutto il giorno, preparo un porridge la sera prima, lo metto nel frigo e l’indomani lo guarnirò con frutta e qualche frutto secco!
Come sempre il mio consiglio, che viene solo dalla mia esperienza, è quello di iniziare con qualcosa di semplice, senza accanirsi.
Divertirsi, oltre ad impegnarsi, renderà il viaggio una conquista divertente e non solo un obbligo.
Quelli alla fine non servono mai a nulla.
Scegli sempre quello che è giusto per te. Prendi da queste righe ciò che può esserti utile e trasformalo nella TUA routine.
Ricorda: le abitudini abitano con noi, determinano i nostri tempi, e ci portano a essere quello che vogliamo.
In bocca al lupo anime belle,
E grazie ancora per aver letto fino a qui.
Bennini