Uno non può pensare bene,
amare bene,
dormire bene
se non ha mangiato bene.
Virginia Woolf
In questo articolo troverete un resoconto sull’organizzazione del frigo.
Per comodità, spero vostra, ho pensato di affrontare l’argomento da 3 punti di vista.
- Pulizia del frigo
- Disposizione degli alimenti nel frigo
- Metodi di conservazione di di frutta e verdura, uova, e latticini. (Per quanto riguarda carne e pesce, non mi sento di dare consigli, ma vi lascio alcuni link che ho trovato molto utili in cui si parla anche di questo!)
Ma perchè ho abbiamo deciso di affrontare questo argomento?
Ci sono luoghi nella casa che ispirano naturalmente, con facilità, una certa voglia di ordine e pulizia.
La dispensa è uno di quelli, avevamo già parlato della sua pianificazione e organizzazione QUI.
Forse perchè li vedo passando da una stanza all’altra, ci vivo dentro o dormo dentro.
Forse perchè non sono una zucchina, ma dell’organizzazione del frigo ho fatto sempre fatica ad interessarmi.

Insomma, una pulizia normale (sbarazzarsi di quel vasetto di yogurt scaduto rimasto sul fondo), qualche sbrinata in estate e via.
Poi come sempre la vita insegna e ci porta lungo sentieri inesplorati, con metodi non sempre facili da digerire, letteralmente a volte.
Circa un anno fa, N. ha avuto un’intossicazione alimentare attribuita a un batterio che si sviluppa nella carne di pollame.
Fu talmente grave che dovettero ricoverarlo per una settimana, e io mi spaventai moltissimo.
Scrivo e condivido tutto questo perchè se non fosse che all’inizio non si capì che tipo di batterio potesse essere (non avendo carne in casa se lo avessi saputo saputo subito forse le cose sarebbero andate diversamente!) come prima cosa in quei giorni aprii il frigorifero, cercando che cosa era andato storto.
Beh fu un casino illuminante.
L’organizzazione del frigo era un disastro.
Un disastro vero, da vergognarsi.
Vi trovai di tutto là dietro, e come spesso mi accade, accesi il pc, trovai dei libri, e inizia a studiare.
In quei giorni studiare e pulire era per essere sicura di fare le cose nel modo migliore e tutelare al meglio la salute della mia famiglia (Baghi e Belle comprese!).
Dopo fu un susseguirsi di scoperte legate a tematiche che a me iniziavano a stare molto a cuore in questo mio percorso, verso uno stile di vita più sostenibile e slow:
- Conservazione dei cibi
- Meno spreco
- Più sicurezza
- Più risparmio
Insomma, come dicevo in partenza, la vita mi stava insegnando qualcosa.
Confessione time: certo che un anno fa non la pensavo certo così, sarei una creatura troppo evoluta, piansi, ero furibonda con il disgraziato del pollo, mi arresi, e poi, con il tempo, mi presi il meglio da quella situazione. Col tempo!)
Ma torniamo a noi:
Il frigorifero, oltre ad essere un meraviglioso armadio tecnologico ad ante chiuse (preludio al “se non lo vedo il caos non c’è”), è in realtà il luogo a cui demandiamo la salute di una delle cose a cui prestiamo più attenzione nella vita: il nostro cibo.
Io non sapevo nemmeno di dover sapere come funziona un frigorifero.
Insomma, la faccenda mi pareva semplice, metti le cose al freddo durano di più.

Di gestione del frigo, contaminazioni, livelli di freddo, energia, umidità e metodi di conservazione ero all’oscuro.
E invece no, bisogna sapere di doverlo sapere, perchè ogni giorno noi apriamo quelle porte e immettiamo nel nostro corpo alimenti che non sappiamo nemmeno se siano ancora buoni, o se stiamo mettendo in pericolo la nostra salute, specie se si parla di prodotti animali.
Facciamo grandi spese di frutta e verdura che immancabilmente va a male in battito di ciglia, e ci ritroviamo a buttare via di tutto.
Riponiamo avanzi che ci riproponiamo di mangiare nei giorni successivi che immancabilmente “mmm non hanno più quel buon sapore”, “un po’ acido”, “le banane sono nere”, “questi pomodori non sanno di niente”.
Il problema e la soluzione per la maggior parte di queste fastidiose scoperte è lui: il nostro frigo.
Quindi bando alle ciance e partiamo subito.
Per comodità, spero vostra, ho pensato di affrontare l’argomento da 3 punti di vista.
LA GESTIONE DEL FRIGO
- Pulizia
- Disposizione degli alimenti
- Metodi di conservazione di di frutta e verdura, uova, e latticini. (Per quanto riguarda carne e pesce, non mi sento di dare consigli, ma vi lascio alcuni link che ho trovato molto utili in cui si parla anche di questo!)
1. PULIZIA
Per pulire il frigo bisognerà svuotarlo completamente, e questa sarà anche l’occasione per controllare tutto quello che contiene!

Io lo faccio così.
- Tutte le parti del frigo (quindi mensole, ripiani e cassetti) li metto a bagno in acqua e bicarbonato: 1 cucchiaio per ogni litro di acqua
- li lascio in ammollo per 30 minuti
- li lavo con il sapone per i piatti (nel mio caso è totalmente naturale, state sempre attenti a cosa utilizzate, ogni soluzione lascia dei residui!)
Per quanto riguarda il frigo interno uso un detergente super facile da preparare:
- acqua 1 Lt.
- 1 cucchiaio di sapone di Marsiglia grattuggiato
- 15 gocce di olio essenziale di Tea Tree
Spruzzo e lavo via con uno straccio inumidito!
In caso di sporco resistente potete fare una miscela leggermente abrasiva con bicarbonato e acqua in parti uguali!
2. DISPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI
Come già anticipavo prima è stata per me una scoperta capire che sbagliavo da sempre nella disposizione degli alimenti nel frigo, quindi spero che a qualcuno possa essere utile come lo è stato per me!
- Nel ripiano più alto del frigo bisogna riporre tutti i prodotti di origine casearia e le uova (che io da sempre ho messo nello sportello, per poi scoprire che il continuo sbalzo di temperatura può far aumentare il proliferare dei batteri della salmonella!)
Quindi il nostro primo ripiano sarà occupato da formaggi, yogurt, e uova.
Se siete vegani dedicate questo spazio a tutti i prodotti come yogurt di soia, tofu, e budini ecc..
- Nel secondo ripiano vanno riposti i cibi cotti, gli avanzi, i sughi e tutto ciò che dovrà essere consumato in fretta poichè già cotto (nel mio c’è sempre il recipiente con il riso cotto!)
- Nell’ultimo ripiano (o penultimo in base alla grandezza del frigo), in quanto più freddo, vanno riposto tutti i cibi crudi. Qui è dove sostano carne e pesce. Ora per chi come me non mangia carne e pesce, o è vegano, l’ultimo ripiano è perfetto per contenere le verdure a foglia verde, che si deteriorano facilmente in pochi giorni. Ma anche cavoli e broccoli. O per i germogli e microgreens se li comprate o lui coltivate, si manterranno benissimo!
- In fondo nei cassetti è il posto di frutta e verdura.
3. CONSERVARE FRUTTA E VERDURA

Questa sezione apre un dibattito enorme e con tantissime opzioni.
Io voglio solo fornire alcune linee generali che non saranno mai del tutto esaustive!
Prima di mettere nel nostro frigo frutta e verdura è buona norma LAVARLA.
Per eliminare i residui di pesticidi utilizzati nella coltivazioni, batteri e farla durare più a lungo.
Come?
Il modo migliore per eliminare fino al 96% dei residui di pesticidi e batteri è il BICARBONATO.*
Incredibile, vero?
Basterà mettere a bagno frutta e verdura in una soluzione che per ogni litro di acqua abbia un cucchiaio di bicarbonato per circa 30 minuti, poi sciacquarla e asciugarla e disporla secondo i vari metodi adatti ad ognuna.
Questa è una buona norma anche per tutta la frutta che teniamo fuori dal frigo.
Ed ecco che si arriva al punto: ma cosa si mette nel frigo?
Diciamo che NON vanno in frigo:
- patate (con il freddo trasformano gli amidi in zuccheri, e facilitano la geminazione)
- cipolle (amano il buio!)
- agrumi (con il freddo diventano amari)
- pomodori (con il freddo diventano insapori!)
- avocado
- banane
- mele
Sui metodi di conservazione di ogni singola verdura è un po’ più complesso, ma il mio consiglio è principalmente uno.
Usare contenitori per separarle, coprirle con carta o metterle in sacchetti di carta.
Quelle che non si mangiano, congelatele per evitare sprechi.
E poi:
- l’insalata, come tutte le verdure a foglia, dura più a lungo se conservata all’interno di uno strofinaccio di cotone inumidito
- le carote io le avvolgo nella carta, ma c’è chi le mette nell’acqua
- il sedano lo taglio e lo metto in barattoli di acqua
- i germogli di soia si mantengono immersi in recipienti pieni di acqua fino ad 1 settimana
- cetrioli e zucchine stanno bene in contenitori con una base di carta assorbente o un pezzo di cotone e degli stuzzichi di legno che assorbano l’umidità.
- una mela nelle patate, grazie alla sua produzione di etilene, previene la germinazione
- le cipolle le incarto con fogli di giornale e le tengo al buio in una cassa di legno in un posto ventilato.
Insomma ogni nonna penso abbia tramandato i propri trucchetti.
Per i miei trucchetti della nonna in arrivo un nuovo corso che li racchiude tutti. Inscriviti alla newsletter slow per ricevere i dettagli:
Vi abbraccio anime lente,
Bennini