Chi sa non parla; chi parla non sa.
LAO-TZU
Viviamo in un’epoca caotica, rumorosa e distratta, che ci trascina sempre più lontano da noi stessi.
Ecco perchè, nella società contemporanea, il silenzio gioca un ruolo importantissimo.
Oggi andremo alla scoperta del potere del silenzio.
Ebbene sì.
Lo stile di vita minimalista, per rallentare e sfuggire dal materialismo ossessivo, è applicabile anche alla parola.
Faremo decluttering verbale e scopriremo i benefici del silenzio.
Il Potere del Silenzio è un folle libro di Carlos Castaneda, un autore un po’ controverso (che io amo), che vi consiglio assolutamente di approfondire.
Nel suo testo, ambientato (come sempre) in un Messico ancora sotto le influenze delle civiltà precolombiane, Casteda ci illustra come, soltanto rifuggendo dalla realtà caotica, si può ritrovare se stessi.
Solo attraverso il silenzio, possiamo smettere di essere costantemente derubati della nostra focalizzazione.
Placa il rumore della vita quotidiana. Afferma il silenzio interiore.
Solo così, potrai attingere, secondo Castaneda, alle arcane energie che la razionalità del moderno mondo occidentale ha soffocato.
Anche nello yoga, che non si distanzia poi così tanto dalla cultura precolombiana, esiste un concetto che sottolinea l’importanza del silenzio.
Pratyāhāra: il potere del silenzio nello yoga
Non tutti sanno che lo yoga non è solo la pratica delle asana (posizioni yoga).
E’ molto di più. Si tratta di un lungo percorso, composta da 8 stadi, il cui obiettivo è il cosiddetto Samadhi, o assorbimento cognitivo. Un concetto simile al Nirvana buddhista o alla Redenzione cristiana.
Uno degli stadi per raggiungere il Samadhi, che porta all’autorealizzazione, è il “RITIRO DEI SENSI” o Pratyāhāra.
Il ritiro dei sensi è chiave per raggiungere uno stato meditativo, a sua volta necessario per il Samadhi.
Il ritiro dei sensi non deve essere inteso come isolamento nel senso di porre una barriera fra sé e il mondo.
Si tratta piuttosto di cambiamento di stato nella percezione.
Si passa ad uno stadio di focalizzazione interiore.
I sensi vengono posti in stand-by e si sta nel silenzio. Nel minimalismo verbale.
Perché il silenzio è importante?

Nella vita quotidiana è difficile trovare un luogo di pace.
Siamo letteralmente sommersi. Sommersi di informazioni, di rumori, di parole.
Fiumi di parole.
Siamo così lontani da noi stessi, che addirittura associamo il silenzio al disagio.
Tutto ciò è molto malsano e non fa che aumentare il caos.
E’ assolutamente necessario re-imparare il silenzio.
Da soli o con altri.
Stare in ascolto è molto più benefico, che parlare.
Ed il tempo riempito di vuoto è molto più prezioso di quello riempito di spazzatura verbale.
Imparare ad amare il vuoto che si crea con il silenzio non è facile, lo so.
Ma è proprio divenendo consapevoli del vuoto verbale, che possiamo riempirlo di ciò che ci va!
Peraltro, è scientificamente dimostrato che silenzio ha degli enormi effetti positivi su tutto il sistema psico-fisico.
In particolare:
- Abbassa la pressione sanguigna
- Migliora la concentrazione
- Riduce il livello di cortisolo, l’ormone associato allo stress
- Stimola la creatività
- Rallenta i pensieri e rende la mente lucida
- Combatte l’insonnia
- Stimola la crescita dell’ippocampo, la parte del cervello deputata alla memoria
Come risvegliare il potere del silenzio?
Abituati a una vita piena di rumori, come si fa a ritrovare il silenzio?
Come per tutte le abitudini, all’inizio interromperla non sarà facile.
Saremo portati a continuare a mettere la musica, o ancor peggio la TV, in sottofondo.
A indossare le cuffiette ovunque, a parlare anche quando non è necessario.
E, come per tutte le abitudini, il primo passo per interromperla è portare consapevolezza.
Inizia a notare i momenti della giornata in cui c’è il silenzio.
Prova a gustarlo e starci dentro.
Riporta, poi, consapevolezza alle parole che pronunci nella giornata.
Le parole sono molto importanti.
Anche se oggi se ne abusa, un tempo le parole erano come incantesimi.
Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo.
BUDDHA
Prova a parlare solo quando è davvero necessario e non per riempire vuoti.
Impara, inoltre, a parlare solo quando non sei in preda all’emozione o rischierai di creare spazzatura verbale, anziché serenità.
Ricorda che le parole hanno un grande potere. Tu sei il responsabile di tutto ciò che pronunci e dell’energia che metti in movimento.
Con le parole dai forma a idee. Prova a non sprecare energia per le idee che non ti interessano davvero!
Esercizi per stimolare il potere del silenzio

Io stessa, essendo cresciuta con TV in sottofondo, all’inizio avevo tante difficoltà a vivere il silenzio.
Ho utilizzato alcuni esercizi che mi hanno aiutato negli anni e che provo a riportarti nel seguito.
- Sdraiati in silenzio al buio per 5 o 10 minuti e osserva le sensazioni prima e dopo (sarà bellissimo, vedrai:))
- Spegni la TV, la radio, la musica mentre fai un’altra cosa
- Crea una routine di silenzio: ad esempio i 10-15 minuti di meditazione al mattino
- Un giorno a settimana, pratica il minimalismo verbale e prova a dire meno parole possibili
Come sempre, il mio consiglio è non esagerare e provare ad andare per gradi.
All’inizio, i momenti di silenzio che crei possono durare solo pochi minuti. Piano piano prova ad aumentare il tempo.
Osserva sempre gli effetti sul tuo sistema.
Creerai nuovo spazio vuoto, che potrai riempire con i tuoi sogni!
Buona fortuna anima bella!
A presto,
Pat