Voi siete ciò che è il vostro desiderio più profondo.
Così come è il vostro desiderio, così è la vostra intenzione.
Così come è la vostra intenzione, così è la vostra volontà.
Così come è la vostra volontà, così sono le vostre azioni.
Così come sono le vostre azioni, così è il vostro destino
Brihadaranyaka
Isvara Pranidhana, il concetto yogico che insegna a fluire con gli eventi della vita
Isvara Pranidhana, insieme a Saucha, Santosha, Tapas e Svadhyaya, è uno dei “Niyama“, le “Osservanze” verso se stessi, descritto negli Yoga Sutra di Patanjali.
(Se vuoi approfondire gli Yoga Sutra, ti consiglio la bibbia commentata in merito, Quattro Capitoli Sulla Libertà, di Swami Satyananda Saraswati).
Come sempre, in filosofia yogica, siamo circondati da strani termini sanscriti.
Cerchiamo di capirci qualcosa.
Cosa significa Isvara Pranidhana?
- Isvara si riferisce alla “Realtà Ultima”, “Dio”, “Universo”.
- Pranidhana, invece, significa “arrendersi”.
Possiamo tradurre la locuzione “Isvara Pranidhana” con “Arrendersi all’universo, con fiducia“.
Bello, vero?
Sì, fantastico, ma per nulla semplice..
Lo so!
Lasciare andare è tanto difficile.
Tutti noi sappiamo che ogni cosa del mondo è soggetta al cambiamento.
E’, però, esperienza comune comportarsi come se tali cose fossero permanenti.
Sembra che la percezione che l’essere umano ha del mondo, lo porti a considerare gli aspetti della vita come eterni.
Questo è, oltre che causa di sofferenze, anche intrinsecamente sbagliato.
Il mondo fenomenico, in cui viviamo, è caratterizzato da un susseguirsi incessante di mutamenti.
Nello Yoga, il simbolismo celato dietro questo è la Danza di Shiva.

Shiva è uno dei principali dei della tradizione Induista.
Rappresenta la distruzione, in senso positivo.
Come il fuoco, brucia tutto ciò che c’è di vecchio, per lasciare posto alla nascita del nuovo.
In vesti di ballerino, Shiva prende il nome di Nataraja e diventa di Re dei Danzatori.
La danza di Shiva è una danza cosmica e simboleggia l’impermanenza.
Tutto è in perenne movimento.
Dai cicli di creazione e distruzione universali, fino al ritmo quotidiano di nascita e morte.
Ahimè, non c’è una fine ai cicli di mutazione (almeno in questo mondo:)).
Una prospettiva complessa, che ritroviamo anche in altri campi, oltre che nello yoga.
Anche nella fisica quantistica esiste il concetto di costante movimento.
Una teoria avanguardista (la migliore oggi in commercio), la Teoria delle Stringhe, vede il mondo costituito da stringhe.
Le stringhe sono entità bidimensionali che vibrano.
Tramite i costanti moti vibratori delle stringhe, le particelle subatomiche, gli atomi, le molecole e tutto il nostro mondo, si creano e distruggono.
Le vibranti stringhe non vi ricordano qualcosa?
A me sì!
La correlazione tra i moti vibratori delle stringhe e la danza del Dio Shiva è stata, per me, quasi immediata.
Nonostante, quindi, la nostra visione del mondo sia spostata verso l’immutabilità, dobbiamo accettare che questa percezione è errata.
Viviamo in circostanze soggette a perenne mutamento, a dircelo non sono solo i saggi Rishi indiani, ma anche i più brillanti fisici moderni.
Vale forse la pena iniziare a imparare a fluire con il cambiamento?
Ma come fare?
Isvara Pranidhana, come imparare a lasciare andare.

Isvara Pranidhana racchiude tre concetti chiave, che ci insegnano a lasciare andare.
Potremmo dire che la prima lezione su come lasciare andare è la vita stessa a impartirla.
Ti sarà già successo che, quando ti sembra di essere finalmente arrivato, BOOM!
All’improvviso la vita interviene e tutti i tuoi castelli crollano!
L’insegnamento che la vita ci offre può avvenire in modo “positivo” o “negativo”.
Lo definirei negativo quando, di fronte alla perdita di ciò che si è traguardato, concentriamo tutta la nostra energia sulla sofferenza.
Certo, la sofferenza è molto utile, ma non è il solo sentimento su cui focalizzarsi.
E’ bene dedicarsi anche alla consapevolezza, la parte positiva dell’apprendimento.
La consapevolezza si esprime quando cerchiamo di comprendere il perchè della sofferenza.
1. Isvara Pranidhana e la consapevolezza dell’attaccamento
Il primo passo per imparare a lasciare andare è, quindi, divenire consapevoli delle cose a cui ci aggrappiamo.
Ti propongo un piccolo esercizio: prova ad elencare tutte le cose a cui pensi di essere aggrappato oggi.
Si tratta di quelle cose che, in caso di perdita, causerebbero in te estrema sofferenza.
Alcuni esempi qui di seguito:
- Persone: nei casi più estremi si parla addirittura di dipendenza emotiva
- Piacere: paradossalmente la ricerca estrema del piacere crea dolore e paura per la sua fine
- Gioventù: la paura di invecchiare..
- Oggetti: spesso ci circondiamo di oggetti, senza nemmeno sapere il perchè (se ti ritrovi qui, ti consiglio le strategie di Bennini sul decluttering ed il decluttering di vestiti)
- Luoghi: non siamo capaci di lasciare un luogo, anche se non fa per noi
- Emozioni: quando si ha bassa consapevolezza emotiva, spesso si è schiavi delle proprie emozioni
- Pensieri: tendenza ad aggrapparci – e identificarci – con pensieri ricorrenti nella mente
- Immagine che abbiamo di noi stessi: a volte l’immagine che ci creiamo nella nostra testa non è per nulla in linea con ciò che ci fa bene, ma lasciarla andare può essere complesso!
- Aspettative: la mia amica Clara mi dice sempre “Ciò che avviene, conviene“, eppure spesso non siamo capaci di viverla così!
Dopo aver stilato il tuo elenco, prova a pensare a cosa accadrebbe qualora perdessi alcune di queste cose.
Prova a ragionare da “testimone” di te stesso.
Uscendo, per un momento, dal “tuo personaggio”.
Una visione più ampia, aiuta ad attribuire il giusto valore alle cose e, soprattutto, a te stesso.
L’unico vero artefice della tua vita.
2. Isvara Pranidhana e la non bellicosità
Lasciare andare comporta, inoltre, smettere di combattere con ciò che la vita pone sulla nostra strada.
Serve, dunque, prendere coscienza di come la mente tende a giudicare come “buono o cattivo” ciò che viviamo.
Imparare a ignorare questi giudizi.
Mentre la nostra coscienza si allinea con il movimento della vita stessa, dispieghiamo una maggiore capacità di accettazione.
L’accettazione è strettamente legata alla capacità di lasciare andare.
3. Isvara Pranidhana e la fiducia verso l’Universo
Abbi fiducia!
L’Universo prospetta il meglio per te!
Tutto accade per un motivo.
Voler controllare gli eventi è un atto folle che
- fa perdere un’enorme quantità energia
- nega la possibilità di aprirsi ai misteri della vita
Impara a lasciare andare per accogliere la magia nella tua vita quotidiana!
Buona fortuna anima bella!
A presto,
Pat