Me stessa, la grande sconosciuta.
mi sono incontrata molte volte, non mi sono mai riconosciuta.
Oggi scopriremo cosa è il journaling e come scrivere un diario può aumentare la conoscenza di noi stessi.
Scrivere un diario è spesso visto come un’azione infantile, tipica di quando siamo bambini o adolescenti.
In realtà il Journaling è soprattutto un ottimo strumento per una conoscenza di sè più profonda.
Fare Journaling permette di scoprire nuove parti di noi, e prendere consapevolezza dei nostri veri desideri e delle nostre più intime emozioni.
Cosa vuol dire fare journaling in pratica?
Beh è quello che proverò a spiegare oggi, o meglio ti darò qualche consiglio su come io stessa lo faccio, sperando che questo sia utile e di ispirazione anche per voi!
All’interno di questo almanacco mi sono sempre soffermata a raccontare il mio viaggio attraverso una vita più lenta e sostenibile.
Questa è, però, la prima volta che mi soffermo su dove quella consapevolezza è nata.
Perchè è vero. Dalle nostre scelte capiamo chi siamo, ma è anche vero che possiamo fare scelte giuste per noi stessi solo se sappiamo chi siamo.
Iniziare a capire chi ero davvero era, quindi, diventata un’urgenza. Mi sentivo una sconosciuta a me stessa.
Persa nei mille impegni di cui costellavo le mie giornate, una sera, e me lo ricordo come se fosse ieri, sono uscita con le cuffie nelle orecchie per passeggiare, e ho capito che non sapevo chi ero.
Avevo indossato talmente tante maschere per compiacere gli altri, al lavoro, a scuola, a casa, che non sapevo più se ero io o una Bennini che avrei dovuto essere.
Era come se per tutta la vita avessi recitato la parte di me stessa, della me che gli altri si aspettavano.
Tornata a casa, feci l’unica cosa che so fare, una lista.
Elencai le cose che pensavo di amare e quelle che pensavo di odiare.
Scrivo pensare perchè solo dopo capii che metà delle cose che avevo scritto erano comunque condizionate da qualche elemento esterno, da tutte quelle vocine che ogni giorno ci travolgono con i loro messaggi prepotenti.
“Decisi di sistemare la mia vita, e presi in mano un diario”
Bridget Jones
Journaling: uno strumento per conoscersi a fondo
Scrivere un diario non serve solo a ricordare e rivivere le nostre giornate, ma è anche un ottimo modo per conoscersi meglio.
Esistono moltissimi esercizi che si possono fare: la scrittura libera, sicuramente affascinante e liberatoria, è quella che solitamente si utilizza.
Ma per me e i miei pensieri, che amano correre liberi, non è il metodo migliore per diciamo così un’auto-analisi.
Assomiglia di più al mio spazio per il libero sfogo, si può dire tutto quello che si vuole e buttarlo fuori per farlo rimanere sulla carta e eliminarlo dal cuore. Ci fa sentire più leggeri, ed è importante.
Ma se volessimo fare un passo più avanti?
Se utilizzassimo il journaling per scoprire chi siamo e cosa desideriamo davvero?
Ti ho già raccontato quanto è stato utile per me imparare a tenere il gratitude journal, come mi abbia insegnato a valutare in positivo quello che mi accadeva durante la giornata ed essere contenta per le piccole gioie della vita.
Scrivere un diario con uno scopo ben preciso è molto simile.
Journaling: due esercizi che io ripropongo a me stessa due volte all’anno.
Questi due esercizi mi guidano attraverso i miei cambiamenti, alle mie trasformazioni, e se fatti con intenzione ci portano ad una comprensione di noi più intima.
Prepara carta, penna, matite colorate acquarelli o tutto ciò che ti ispira, perchè ti servirà!
Potrai fare come vuoi, colorare, scrivere, tanti colori o solo il blu, usare il collage, non dare freni alla creatività, perchè stimola il cervello ed esprime silenziosamente te stesso!
Come prima cosa procurati un taccuino o un quaderno, che ispiri fiducia in te. Io uso da sempre la Moleskine senza righe, nè quadretti. Ma ovviamente sei libero di scegliere la tua versione preferita!
1. 32 Domande per conoscerti meglio

Iscrivendoti alla nostra newsletter potrai scaricare le 32 domande che io stessa utilizzo per me due volte l’anno:
Prova a rispondere con sincerità.
A volte fa paura, ma solitamente la prima cosa che ti viene in mente è quella vera.
Cerca di non lasciarti condizionare dal pensiero “che cosa dovrei scrivere per apparire..”.
Trova un momento nella giornata in cui sei tu e basta.
Concediti del tempo.
Io, se può esservi d’ispirazione, faccio una doccia la sera, accendo una candela, luci non troppo forti, mi siedo in cucina – è il luogo di casa in cui mi sento più tranquilla – e con una bella playlist in sottofondo e una tazza di tisana al mio fianco, rispondo.
Vedrete che verranno fuori cose inaspettate e altre saranno conferme, vi sembrerà di aver sottovalutato certi obiettivi, e ne auspicherete altri.
Non importa, è tutto solo per voi. Tra quelle pagine siete al sicuro.
2. Old Me – New me

Anche questo è un esercizio che adoro!
Bisogna disegnare sè stessi ora, con pregi difetti sogni, paure, obiettivi, tutto quello che ti compone in questo momento.
Nella pagina a fianco, invece, disegnerai Te stesso, ma nella versione che immagini di te tra sei mesi.
Insomma quello che desideriamo per noi stessi.
Fra sei mesi sarà interessante vedere se quello che hai immaginato è cambiato, se i tuoi turbamenti saranno diversi, così come gli obiettivi.
Ti aiuterà anche a percepire i cambiamenti che ci sono stati dentro di te.
Un po’ come quando si sfogliano le vecchie fotografie: ci faranno ridere le vecchie mode che seguivamo, quel cappello buffo che mettevamo tutti i giorni. Ecco l’effetto è un po’ questo.
Spero che questi due primi promp per il tuo journaling ti siano utili così come lo sono per me, ma ne seguiranno tanti altri!
E io non vedo l’ora di condividere con te le sessioni di scrittura del diario!
Se ti va condividi le tue prove di journaling su Instagram, io non vedo l’ora di vederle tutte!
Grazie come sempre per aver letto fino a qui,
Bennini