La colazione lenta è il momento da dedicare a se stessi per volersi più bene e gettare le radici di una giornata perfetta.
Le basi della colazione lenta.
Un pasto, ma anche il primo momento che ci dedichiamo durante la giornata.
Ho sempre amato questo momento, scendere in cucina, accendere la radio, ascoltare le notizie e un po’ di musica, mentre preparo il mio primo caffè della giornata.
Mi siedo sullo sgabello, con movimenti lenti, tutto è ancora tranquillo, la luce che entra dalla finestra, e la giornata sbadigliando comincia.
E’ un momento che assomiglia ad una coccola.
Un attimo solo per me, per settarmi sugli inevitabili impegni che ci saranno, ma soprattutto per iniziare a pensare come voglio passare le prossime ore, cosa vorrei fare e con chi.
E’ sempre stato il momento dedicato a me, solo a me.
Cane e gatto escono, N. inizia a lavorare da subito e io rimango sola, tranquilla a godermi questo momento di tranquillità, prima del caos.
Non sono mai stata un’amante della mattina.
Amo la notte, il silenzio delle ore in cui tutti dormono.
Il mio pasto preferito è, però, da sempre quello della colazione.
Che sia in viaggio o a casa, è il momento in cui alzarmi dal tavolo mi costa di più.
Mi piace condividerla, da sempre con alcune delle mie migliori amiche, con la famiglia la domenica, con i miei amori ogni giorno.
Eppure non sono mai stata brava a mangiare la mattina.
- ai tempi delle scuole solo caffè
- all’università grossi cappuccini e brioches
- da sempre, da quando sono bambina, al bar con pizzette e caffè.
Non sto scherzando, la mia colazione preferita sono le pizzette, quelle piccole di sfoglia che si trovano nelle pasticcerie, con il caffè al bar, rigorosamente seduta.
Le pizzette mi piacciono, come piace strafogarsi di popcorn al burro davanti ad Harry Potter, il cucchiaio nel vaso di Nutella, o qualunque feticcio gastronomico abbiate.
Il mio sono le pizzette a colazione.
La colazione è, nonostante le mie voglie, il pasto più importante della giornata.
Quello che ci dà la carica di iniziare, quello che ci sostiene e influenza la partenza del nostro corpo, è quindi più che importante fare attenzione.
Negli ultimi due anni, complice la pandemia e l’impossibilità di frequentare i bar così di frequente, ho iniziato a prestare maggior attenzione a quello che mangio quando mi sveglio.
Ho letto tanto e imparato molto.
Alla fine la colazione è il fondamento dei pasti, le radici, per tornare al tema a cui abbiamo dedicato questo mese.
LA COLAZIONE LENTA, UN MOMENTO PER SE’

Lo abbiamo sentito molte volte “saltare la colazione fa male”.
Ma trovare il tempo all’inizio non è stato così semplice.
Proprio non mi andava di alzarmi e mettermi a lavorare con pentole e padelle.
Ammettiamolo con serenità non è sempre facile.
Soprattutto quando si lavora da pendolari e il treno non ti aspetta e quella mezz’ora in più nel letto sembra necessaria.
Ma allora come fare?
Il primo passo è stato quello di capire che svegliarsi prima mi avrebbe concesso di avere del tempo per me.
La colazione è un momento che necessità di serenità, tempo per godersi questo primo assaggio di giornata.
Quindi la prima regola che mi sono data è quello di mettere la sveglia per avere almeno mezz’ora da dedicare a questo pasto.
Ho imparato a non guardare subito il telefono, lo lascio lontano.
- apro l’agenda e leggo quali saranno i miei impegni della giornata
- controllo il calendario lunare
- ascolto il tg alla radio
- compilo il mio diario con le intenzioni per la giornata
- intanto lentamente mangio.
Non è stato facile da subito, anzi.
Ma ora è un momento che quando non c’è manca.
Avere questo tempo per sé è importante, ma ho dovuto anche imparare a cosa mangiare nel durante, che non fossero pizzette.
Il caffè rimane, e rimarrà.
MEAL PREP E ORGANIZZAZIONE DELLA COLAZIONE LENTA
A colazione bisognerebbe mangiare cibi poveri di zucchero e non raffinati (dimenticarsi brioches, merendine confezionate, biscotti industriali e pizzette…)
Perchè?
Ci farebbero finire in ipoglicemia a metà della mattina, con conseguente spuntino blocca fame, la mia chimera per molti anni.
Quindi via libera ai
- cereali integrali
- frutta (anche se con moderazione)
- dolci zuccherati solo attraverso cibi dolci (come datteri, uvetta, albicocche disidratate, mele..)
- avena
- riso integrale
- farina di ceci o castagne
- la lista è lunga…!
Mi conosco bene, e so che se non mi organizzassi e non avessi delle alternative, alcune mattine tornei alle vecchie abitudini.
Quindi faccio in modo di avere qualcosa di pronto.
Cucinare la mattina appena sveglia ancora non mi piace.
Quindi:
- la domenica preparo
- il muesli
- la marmellata (senza zucchero!)
- le creme di mandorle, nocciole o arachidi per la settimana
- la sera per cambiare a volte preparo
- un pudding
- una crema di riso che lascio riposare la notte in frigorifero
- le cecine quando abbiamo voglia di salato
Le opzioni sono tante ed infinite, ma per me il segreto è sempre avere qualcosa di pronto all’occorrenza per farmi evitare di sgarrare.
E devo ammettere che da quando ho adottato questo stile di colazione, arrivo a pranzo tranquilla.
Mangio meno nei pasti successivi e ho più energie, necessarie ad affrontare le lunghe passeggiate che quotidianamente faccio con Belle, il mio personal trainer personale.
IL MANTRA DELLA COLAZIONE LENTA
La colazione è il fondamento dei pasti.
Perchè il modo in cui l’affrontiamo determina come vivremo la nostra giornata-.
Dedicandoci del tempo, ci stiamo volendo più bene.
Eliminiamo quello stato d’ansia che si crea quando appena alzati è già tardi.
Mangiando meglio siamo più energici, il nostro cervello funziona meglio, non siamo attanagliati dai sensi di fame, e abbiamo la sensazione, e la convinzione, di esserci messi in primo piano.
Ecco che allora tutti questi gesti trasformano la colazione in un mantra per noi stessi:
IO SONO IMPORTANTE
SONO CONSAPEVOLE
MI VOGLIO BENE
STO BENE
Di seguito vi lascio qualche ricetta da provare, per le vostre colazioni sperando che via piacciano tanto quanto piaccio a me!
Grazie come al solito anime lente,
Bennini.
MUESLI CROCCANTE

- 250 G fiocchi d’avena interi
- 100 G mandorle tritate
- 100 G di semi (Semi di girasole, zucca, anacardi, nocciole)
- 5 cucchiai di miele(o sciroppo d’acero)
- 3 cucchiai olio di cocco
- 1/4 cucchiaini sale
- Spezie a piacere ( io metto la cannella!)
Mischiare i fiocchi di avena con le mandorle e i semi che avete scelto dopo averli spezzettati grossolanamente, aggiungete il miele, l’olio di cocco e le spezie e mescolate bene.
Stendete su una placca da forno ricoperta da carte forno e, aiutandovi con un cucchiaio di legno, create uno strato omogeneo non più alto di 1 cm
Mettete in forno a 180 gradi per 15’ 20’ minuti, ma tenete d’occhio il colore! Quando saranno imbruniti è pronto!
Potete conservarlo fino a 4 settimane all’interno di una scatola di latta o una barattolo ermetico di vetro!
PORRIDG DI FARINA DI AVENA

- 50 gr. di farina d’avena
- 250 gr di acqua (o latte vegetale se volete)
Versare la farina in un pentolino e unire a filo l’acqua continuando a mescolare con una frusta per evitare che si formino grumi.
Cuocere a fiamma media sul fornello più piccolo continuando a mescolare, ci voraano solo cinque minuti ma dovete continuare a mescolare altrimenti rischiate che si creino grumi o il composto si attacchi alla pentola.
Una volta che avete ottenuto una crema liscia è pronto!
Versate tutto in una ciotola e decorate a piacere con frutta fresca/secca, burri di frutta secca, una spolverata di cannella o scaglie di cocco.
BISCOTTI DI PAT

- 2 mele
- 250 gr di mandorle o farina di mandorle
- un pizzico di sale
- semi di sesamo
Tagliare le mele a pezzetti e cuocerle in padella con un po’ d’acqua, finchè non sono morbide.
Nel frattempo frullare le mandorle, per farne farina.
Schiacciare le mele con una forchetta, fino a renderle purea.
Amalgamare la purea con le mandorle.
Lavorare il composto e creare una palla, da cui staccheremo delle palline rotonde.
Cospargere le palline con i semi di sesamo.
Informare a 180 gradi per 20 minuti.